Un capodanno...
Un progetto nato un po’ per caso che ha preso effettivamente vita durante un viaggio in montagna. Sono una serie di scatti e pensieri che definisco intimi, imperfetti, emotivi. Narrano di un capodanno, di un gruppo di amici, di sogni.
Stare nello chalet è come tornare indietro nel tempo, ha un’aura tutta sua.
Nessuna mensola viene lasciata vuota nell’evenienza che quel vuoto possa servire, nell’eventualità che qualcuno possa volerlo colmare. Un possibile bisogno insoddisfatto. Qualche volta va bene anche così.
Mi perdo, già dalla prima sera, a fissare il nostro riflesso sul grande vetro della sala da pranzo. Un universo parallelo, tutta la vita qui. Possibile?
Possiamo continuare a ridere in eterno, Ruby Haunt dolce sottofondo, a voler fare tutto tranne che tagliare le cipolle? Vivace disordine, ieri sera ho dimenticato una pentola incrostata nel lavabo.
Contaminare diversi progetti mi ispira ancora di più, mi spinge a trovare nuovi modi per creare, mi spinge a superare i miei limiti, a imparare cose nuove, a riscoprire passioni che appartengono al mio passato.
